“La sicurezza è troppo spesso un ripensamento nella comunicazione video. Sebbene l'esperienza dell'utente sia innegabilmente importante, non significa assolutamente nulla se i clienti non possono fidarsi che le comunicazioni aziendali critiche ei dati sensibili siano protetti nel modo più responsabile e sicuro possibile. Il metodo di exploit Zoom riportato ieri rafforza ulteriormente la pratica dell'azienda di sacrificare la sicurezza per comodità, aggravata dalla sua risposta indifendibilmente insoddisfacente e dal fatto che ancora non crittografa le videochiamate per impostazione predefinita per la stragrande maggioranza dei suoi clienti.

In netto contrasto, Lifesize rimane impegnato per costruire il nostro servizio su standard aperti sicuri come WebRTC, assicurando che i controlli di sicurezza di livello aziendale siano attivati ​​per impostazione predefinita e conducendo gli affari su basi di trasparenza e fiducia con i nostri clienti".

– Craig Malloy, amministratore delegato di Lifesize